Vita Reale
…One, two, three, four…
“…e perciò: ovunque andiate e qualsiasi cosa facciate.
O abbiate fatto.
Chiunque abbiate incontrato e incontrerete.
Le parole che avete pronunciato e pronuncerete.
La rabbia e l’orgoglio.
L’amore e la morte.
La morbosità.
Il sesso.
Gli amici.
Le pagine sottolineate dei libri.
Il De Profundis.
Le lacrime e il groppo in gola.
I sedici anni.
I dischi consumati.
Le crepe nel soffitto.
I pomeriggi in casa.
Le fermate del bus.
Le canzoni che vi hanno fatto piangere e quelle che vi hanno fatto ridere.
Quelle che vi hanno salvato la vita.
Il telefono quando ancora non c’era il telefonino.
Mandare un sms per amore.
Tutto questo e tutto il resto
c’era già nelle parole di Morrissey.
Basta andarle a cercare: “I’m a human, and I need to be loved…”
Elenchi di parole come testamenti, che ti fanno venir voglia di urlare, o piangere.
Ascoltare canzoni così tante volte da sentirsele scorrere dentro, e mandare poi tutto a fanculo.
Spingere, graffiare, correre come impossessati, come in fuga da qualcosa.
Nostalgia, ricordi, libri che come pietre si posano sul fondo dell’anima.
Essere sempre più stanchi, e scrivere altri elenchi.
Good times for a change (?)
See, the luck I’ve had
can make a good man turn bad.
So please, please, please.
mi sono imbattuta per caso nel tuo blog… cercavo la foto di un koala e ho iniziato a leggere qua e là…
ora sto ascoltando “how soon is now?” a me sconosciuta e sto leggendo (e traducendo!) il testo.
Che dire… “I’m human, and I need to be loved…”
complimenti per il blog!
grazie 🙂 poi fammi sapere che ne pensi di “how soon is now!”
🙂